Mappe mentali: una tecnica alternativa per imparare l’inglese

Di Famworld
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21/05/23
Mappe mentali: una tecnica alternativa per imparare l’inglese

Ogni studente ha le proprie tecniche di studio, alcune apprese a scuola e altre invece sviluppate in autonomia. Queste tecniche servono a memorizzare meglio le informazioni e possono essere applicate nello studio di qualsiasi materia, compreso l’inglese.

Tra le più efficaci nell’apprendimento delle lingue straniere ci sono le mappe mentali, che aiutano ad ampliare il lessico, a padroneggiare le regole grammaticali e a migliorare la capacità di lettura e comprensione.

Infatti, la sfida più grande che gli studenti si trovano ad affrontare è quella di imparare bene il vocabolario e di esprimersi con scioltezza. Non è qualcosa che si acquisisce dall’oggi al domani, ma è un risultato che richiede pazienza e costanza nello studio.

Gli insegnanti, riscontrando queste difficoltà, a scuola o nei corsi inglese estivi, suggeriscono di usare un quaderno per annotare le nuove parole, affiancando per ognuna di esse la fonetica e la traduzione.

E’ un metodo più efficace del semplice studio basato sulla memoria, che tuttavia può risultare noioso e non particolarmente efficiente nel mettere in relazione le nozioni apprese.

In un taccuino, le varie parole sono trascritte in sequenza, spesso in ordine casuale, a seconda del contenuto delle lezioni o degli input ricevuti.

Quest’ordine non strutturato potrebbe essere poco efficiente, soprattutto in termini di tempo, perché la trascrizione avviene su righe separate e per risalire ad un termine bisogna cercare sfogliando tra le varie pagine. Ed è qui che le mappe mentali fanno la differenza.

Cos'è una mappa mentale e come funziona

Le mappe mentali sono dei diagrammi in cui è presente un nodo centrale, che può essere un concetto o un argomento. Attorno a questo, si sviluppano dei nodi secondari che a loro volta danno vita ad altri, e così via.

Si costruisce così una struttura ramificata, fatta di brevi frasi, colori ed immagini che aiutano a visualizzare le informazioni. Non ci sono limiti e si può espandere lo schema in modo indefinito, a seconda di quanto si vogliono approfondire gli argomenti.

Utilizzano lo stesso sistema del quaderno, ma secondo una logica più affine a quella mentale.

Infatti, entrambe le tecniche si servono dello stesso espediente, cioè la trascrizione del contenuto memorizzato su un supporto fisico. Ma questi diagrammi permettono di disporre le nozioni nello spazio agevolando la comprensione, in quanto i concetti trascritti possono essere richiamati all’istante e messi in relazione con i nuovi.

Così facendo non si perde la visione d’insieme e si impara più velocemente, senza dover sfogliare il taccuino o sforzarsi di ricordare. In sostanza, si tratta di compensare i limiti della mente con uno strumento di visualizzazione particolarmente efficace.

Che sia un corso di italiano o di inglese, le mappe mentali sono utili per l’apprendimento di una seconda lingua e rappresentano uno strumento da provare nelle sessioni di studio individuali o di gruppo.

Come usare le mappe mentali per imparare l’inglese

Abbiamo visto come funzionano questi diagrammi in generale, adesso invece vediamo come possono essere usati per lo studio dell’inglese. Cominciamo col dire che partire con un solo nodo potrebbe portare a costruire una struttura troppo ramificata, il che non aiuterebbe ad organizzare i contenuti.

Perciò sarebbe meglio creare più mappe, ognuna delle quali viene costruita intorno ad una macrocategoria, come il vocabolario e la grammatica.   

Mappe mentali per il vocabolario

Imparare il vocabolario è il primo passo verso la conoscenza di una lingua straniera. E’ un processo che si sviluppa da sé, perseverando nello studio, ma soprattutto leggendo e parlando. Per organizzare le parole e poterle richiamare in modo facile e veloce, si può ricorrere ad una mappa mentale, che può aiutare soprattutto per quei termini che rappresentano delle eccezioni. Ciò è utile anche per migliorare la scrittura, poiché si amplia la conoscenza dei sinonimi, rendendo i testi più naturali e scorrevoli.

Basta dividere il vocabolario in categorie generali e cominciare a creare sottocategorie nelle quali inserire i nomi, ai quali si può aggiungere la fonetica e la traduzione nella propria lingua. Questo sistema si presta bene anche per l’apprendimento di più lingue straniere, poiché è sufficiente affiancare le diverse traduzioni. Ad esempio, se state facendo un corso di italiano e spagnolo, per il termine “lingua” potreste inserire le rispettive traduzioni “idioma” e “idiomas”, facendo lo stesso per ogni parola aggiunta.

Mappe mentali per la grammatica

Se ampliare il vocabolario sembra già una sfida, imparare le regole grammaticali potrebbe essere ancora più impegnativo. La grammatica inglese non è difficilissima, ma ha comunque delle regole e delle eccezioni che vanno ricordate. Soprattutto se l’obiettivo è quello di imparare a scrivere e diventare fluenti nelle conversazioni, sapendo costruire le frasi in tempo reale. Dopo aver suddiviso in categorie il vocabolario, possiamo applicare gli stessi principi anche ai verbi e ad altre parti del discorso. Per esempio, si può partire con i verbi come nodo centrale, da cui far partire i tempi come sottocategorie. Non si può essere esaustivi subito, ma l’ideale è attenersi agli argomenti già trattati durante le lezioni o i corsi inglese estivi. Se per esempio state imparando il presente, si può creare un ramo per questo tempo e dividerlo nelle sue varianti: present simple, present continuous, present perfect e così via. Ogni categoria può essere ulteriormente dettagliata indicando alcune situazioni di utilizzo e fornendo degli esempi per agevolare la comprensione.  

Come creare ed aggiornare le mappe mentali

Le mappe mentali si possono costruire un po’ per volta e possono rivelarsi utili se usate durante i corsi scolastici o i corsi inglese estivi. Rappresentano un valido supporto ad un processo di apprendimento che si costruisce negli anni e che comunque non può prescindere dalla pratica del linguaggio, aspetto indispensabile per diventare fluenti. Possono aiutare a superare le difficoltà nello studio, ma alla fine bisognerà provare sul campo le proprie abilità, magari organizzando un soggiorno in inglese all’estero.

Per costruire questi diagrammi si può ricorrere a carta e penna, aiutandosi con pennarelli, foglietti adesivi, immagini e tutto ciò che può aiutare la visualizzazione. Tuttavia, oggi esistono applicazioni dedicate a questo scopo, da installare su un computer o su un dispositivo mobile. Così non ci si deve preoccupare dei limiti di espansione e dello spazio necessario, e si possono apportare aggiornamenti e modifiche in qualunque momento e luogo. In questo modo si possono portare con sé durante una vacanza in inglese o in ogni altra occasione per praticare e approfondire la lingua straniera.

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