Alcuni miti da sfatare sull’apprendimento dell’inglese

Di Famworld
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06/05/23
Alcuni miti da sfatare sull’apprendimento dell’inglese

Alcuni studenti si lamentano del fatto che imparare l'inglese è troppo difficile. Questa idea non solo non li aiuta, ma è anche sbagliata ed è frutto di un approccio mentale controproducente. Più che miti sarebbe giusto chiamarle scuse. Se infatti non raggiungiamo dei risultati, può capitare di arrenderci e trovare delle motivazioni per accettare il fatto così come è. Sarebbe molto più utile chiedere a noi stessi come mai alcune persone raggiungono questi obiettivi e perché riescono a diventare fluenti in inglese in poco tempo.

La differenza sta proprio nell'approccio mentale e nell’assenza di idee sbagliate.

Se infatti pensiamo che raggiungere un obiettivo sia difficile, molto probabilmente lo diventerà. Al contrario, se pensiamo che qualcosa sia facile, quasi certamente lo diventerà davvero. Questo perché la mente è in grado di condizionare la nostra esperienza e le nostre capacità. L’ approccio migliore è proprio quello di non pensare, cioè di non avere idee a priori su qualcosa. Che sia facile o difficile, è importante provare e non crearsi idee sbagliate se non otteniamo subito ciò che vogliamo. 

In questo articolo elenchiamo alcuni miti sull'apprendimento dell'inglese più diffusi tra gli studenti.

Mito # 1: il corso scolastico è sufficiente per imparare l’Inglese

Ormai l'inglese è una materia insegnata in tutte le scuole, dagli istituti di istruzione primaria fino all'università. Alcuni studenti pensano che ciò che viene insegnato nei corsi scolastici sia sufficiente per raggiungere un buon livello di inglese. 

In realtà questo è vero solo in parte. Per riuscire ad essere fluenti in inglese, un corso scolastico a volte non è sufficiente. Bisogna infatti approfondire la conoscenza anche attraverso programmi mirati. Ecco perché i corsi inglese estivi sono una delle alternative migliori per fare progressi e diventare fluenti. Non basta quindi accontentarsi di ciò che viene insegnato a scuola, bisogna imparare a immergersi nella lingua quotidianamente. Maggiore il tempo in cui si è esposti alla lingua e minore sarà il tempo necessario per diventare bravi. E’ proprio per questo che il soggiorno in inglese è uno dei metodi migliori per ottenere dei progressi in breve tempo. Con una vacanza in inglese è possibile trascorrere un periodo di qualche settimana frequentando dei corsi in lingua e parlando quotidianamente con la gente del posto. I risultati migliori si ottengono se si decide di soggiornare presso una famiglia ospitante, in quanto si è immersi continuamente in un ambiente dove si parla solo l’Inglese.

Mito # 2: esercitarsi una o due volte a settimane è sufficiente per diventare fluente

Un'altro mito da sfatare è quello sulla frequenza dell’esercizio. Gli studenti pensano che esercitarsi una o due volte a settimana sia sufficiente per imparare l'inglese.

In realtà, per essere fluenti l’ideale è parlare l’inglese tutti i giorni. Potete fare un esempio con voi stessi. Sapete l'Italiano perché siete stati esposti a questa lingua tutti i giorni della vostra vita, non perché lo avete imparato a scuola. Lo stesso si può dire per un’altra lingua. Che sia un corso di italiano o inglese, le lezioni e gli esercizi sono fondamentali per capire la grammatica ed ampliare il lessico, ma per diventare fluenti, è essenziale parlare ogni giorno. 

Mito # 3: solo chi impara l’inglese da giovane può diventare fluente

Più che un mito, questa sembra una scusa. Quando gli studenti non riescono a migliorare pensano che sia a causa della loro età ormai avanzata. Ma si dimenticano che anche loro sono giovani e sono nel pieno della capacità cognitive, con tutti gli strumenti necessari per imparare fluentemente una seconda lingua. 

La differenza principale tra piccoli o grandi non sta nelle capacità di apprendimento, ma nell'approccio. Quando i bambini parlano, sbagliano spesso, ma non si preoccupano molto di questo. Per loro è una cosa normale e non provano nessuna vergogna nel farlo. Quando si diventa grandi, purtroppo, si perde questa leggerezza, per cui ci si sente frenati dalla paura o dall’imbarazzo. Per diventare fluenti bisogna accettare il fatto che all'inizio si faranno molti errori, ma è proprio partendo da questi che si può migliorare.

Mito # 4: una volta che ho imparato l’inglese posso anche smettere di esercitarmi

Un altro errore comune è quello di fermarsi dopo i primi progressi. Si crede che per diventare fluenti in inglese bastino pochi mesi, dopo i quali si può smettere. Purtroppo questo non è vero e, anche se si possono raggiungere ottimi risultati in poco tempo, per non perderli, bisogna tenersi allenati parlando la lingua in modo costante. Il modo migliore sarebbe quello di trascorrere un periodo all’estero. Ciò permette di parlare in ogni situazione la lingua straniera e affinare le capacità di comprensione. Uno dei consigli più diffusi è quello di provare a prendersi un anno e trovare un lavoro. Per i più giovani, un soggiorno in inglese durante le vacanze può già portare a miglioramenti significativi, e l’esperienza può essere ripetuta ogni anno per diventare sempre più bravi.

Mito # 5: grazie ai traduttori, non serve imparare l’inglese 

In un'epoca in cui possiamo tradurre qualsiasi lingua con un'applicazione sullo smartphone, imparare l'inglese potrebbe sembrare superfluo. Alcuni studenti pensano infatti che non sia più necessario come una volta, senza capire le limitazioni della tecnologia.  

Purtroppo questa idea è totalmente infondata. In primo luogo quando traduciamo un testo, non sempre il risultato è soddisfacente, soprattutto quando si usano delle espressioni meno conosciute. Il traduttore non è in grado di capirne il senso e talvolta produce dei risultati sbagliati. 

Inoltre, quando dobbiamo interagire con delle persone abbiamo bisogno di parlare e comunicare in tempo reale, quindi non possiamo continuare ad interrompere la conversazione per usare il traduttore.

Perciò, non c’è altro strumento che possa sostituire la padronanza dell’inglese acquisita attraverso l’impegno costante e lo studio. Investendo il proprio tempo in corsi inglese estivi o in una vacanza in inglese, ben presto si capirà che le capacità di comprensione e risposta saranno superiori a quelle del software. 

Mito # 6: se non sono madrelingua è impossibile diventare fluente

Spesso i giovani partono col dire che per loro diventare fluenti è un'impresa impossibile, affermando che solo i madrelingua possono esserlo. Così si arrendono ancora prima di averci provato. Tuttavia, basta guardarsi intorno per capire l’infondatezza di questo mito. Esistono persone straniere che parlano l'inglese in modo fluente, pur non essendo madrelingua. Il segreto? Hanno vissuto per alcuni anni all’estero, in nazioni come Stati Uniti, Inghilterra o Irlanda. 

Qualunque sia il motivo, per lavoro o per studio, vivere all'estero è la migliore opportunità per diventare fluenti in una seconda lingua. Ecco perché questi studenti dovrebbero ricredersi e provare una vacanza in inglese. Solo così potranno ottenere tutti i benefici che un soggiorno all'estero può offrire. Anche solo dopo alcune settimane noteranno subito i primi risultati sulla pronuncia e sulla naturalezza con cui riescono a parlare e saranno loro stessi a sfatare questo mito.

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